Studer C37


Lo Studer C37 si può definire l’inizio della Leggenda Studer. Presentato nel 1960, diventò per dieci anni il protagonista assoluto delle più famose registrazioni, lasciando lo scettro nel 1970 al suo degno erede A80. Per citare solo gli artisti più celebri, The Beatles per registrare tutti i loro grandi successi, utilizzarono il J37 che era la versione 1 pollice 4 tracce del C37. L’elettronica completamente valvolare era veramente innovativa all’epoca; le varie sezioni sono modulari ed estraibili in blocco per le manutenzioni, le schede preamplificatrici di ingresso ed uscita sono separate ed indipendenti per i due canali stereo. Il primo vero Master Recorder della Studer che non ha bisogno di altri commenti, basta vedere un C37 aperto per ammirare un tripudio dell’elettromeccanica di alta precisione.

I C37 proposti da “The Recorderman” non sono semplicemente revisionati, sono un’autentica opera di restauro. La macchina viene smontata fino all’ultima vite, revisionata nella meccanica ed elettronica, riverniciata con le vernici originali e messa a punto come se uscisse ora dal glorioso stabilimento Studer a Regensdorf. C37 nasceva per essere utilizzato ad incasso nei tavoli di regia audio, oppure nel suo mobile a pavimento in legno, dall’estetica alquanto severa e spartana; tuttavia, la bellezza del C37 non può essere nascosta, anzi, a tutti i felici possessori piace poterla ammirare e mostrare agli amici appassionati; a questo scopo, “The Recorderman” realizza un carrello su misura. E’ costruito con pannelli in plexiglass da 3 cm di spessore, accuratamente lavorati ed assemblati, fissati su un basamento in lamiera inox satinata che nasconde le quattro ruote girevoli.

Oltre a lasciare in bella mostra tutta l’elettronica, la struttura sostiene il telaio perimetrale del registratore facendo scaricare tutto il suo peso su di essa e neutralizzando efficacemente le vibrazioni che provengono dalle parti in movimento durante l’uso. Questo tipo di alloggiamento “appeso” (peraltro già previsto nel mobile originale), ha positivi benefici sul suono; viceversa utilizzare un C37 semplicemente appoggiato su un piano, lascia arrivare alle elettroniche una buona quantità di vibrazioni, che su una macchina valvolare sono udibilmente nocive. La ventilazione non è pregiudicata in quanto la struttura in plexiglass lascia completamente aperti il lato inferiore e posteriore del registratore. Lo scomparto inferiore ha un’altezza che permette di ospitare sia le custodie delle bobine che degli Lp. Per maggiori dettagli, consultare la pagina dedicata al carrello.

Principali caratteristiche tecniche



  • Registratore 2 tracce, ¼ di pollice (6.35 mm).
  • Master recorder da banco (disponibile carrello Plexiglass “The Recorderman”).
  • Velocità disponibili: 15 - 7.5 ips ( 38.1 - 19.05 cm/sec.).
  • Equalizzazione: CCIR-NAB selezionabili.
  • Innesto bobine: di serie innesto AEG-DIN, opzionali innesti CINE (EIA).
  • Bobine o dischi per pancake utilizzabili: fino a 12” (30,5 cm).
  • Uscite ed Ingressi bilanciati con connettori XLR.
  • Display meccanico contanastro in Min, Sec.
  • Testine originali C37 “resin body”.
  • Elettronica completamente valvolare Dual Mono, con schede Rec e Play indipendenti e smontabili.
  • Tempo di riavvolgimento: circa 120 sec. per 760 mt. di nastro.
  • Peso: circa 55 Kg.
  • Misure: A x L x P 390 (850 su carrello) x 650 x 510 mm.
  • Potenza assorbita: circa 250 W in Play-Rec-Rew.
  • Alimentazione elettrica 220-240 Volt – 50 Hz

Galleria fotografica


Accessori



Carrello Plexiglass
per Registratori
Studer C37
Adattatore
Cine-Trident


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